Nel Dicembre 2016 sull' inserto Culturale del Corriere della sera uscirono due pagine dedicate al principe Kalergi , che strano questo oscuro personaggio avvolto nelle nebbie di una storia poco conosciuta e che non si vuole volentieri che esca fuori perché ha a che fare con il pensiero dell' elite che hanno concepito questa Unione Europea , allora è esistito davvero non è una invenzione dei complottisti! Kalergi il grande assente da tutti libri di storia scolastici, nonostante sia stato fra i padri dell’Europa unita almeno al pari di Adenauer, De Gasperi e Schuman . Il sospettato autore di un piano per derubare i popoli ( Europei ) della propria identità attraverso diversi strumenti (la precarietà del lavoro, la fine della famiglia, l’immigrazione incontrollata, per citare i tre principali).
Dove sta la verità su questo diplomatico austriaco, pressoché sconosciuto al grande pubblico ( eh già qui si dovrebbero drizzare le orecchie sulla qualità e obiettività della nostra informazione cosiddetta libera ndr )
, nonostante sia stato un personaggio fondamentale?
L’autore dell’articolo, Manlio Graziano, basa come del resto la maggior parte dei giornalisti e blogger , il suo profilo di Kalergi principalmente sulla lettura di Paneuropa, che è l’unica opera kalergiana tradotta in italiano:
Stiamo parlando di un libro del 1923, va ricordato ma il futuro immaginato sulla realtà dell' Europa corrisponde molto da vicino alla realtà che stiamo vivendo nel 2019 , in sostanza l’Europa delineata è senza Russia e Gran Bretagna, ma con buona parte dell’Africa colonizzata (soprattutto dalla Francia).
Per quanto riguarda l’Europa Kalergi teorizza anche la cessione di sovranità dei singoli stati, a beneficio di una federazione di stati che mantengano una identità amministrativa ma non politica ed economica.
Insomma, il punto d’arrivo (speriamo il più tardi possibile) dell’Unione Europea attuale, secondo il pensiero unico delle nazioni trainanti ( Germania e Francia )e un po’ meno di quelle dell’Est.
Il profilo di Kalergi però non è completo con il solo Paneuropa, visto che nemmeno viene citato Praktischer Idealismus, l’altra sua opera fondamentale (quasi introvabile in tedesco, noi qualche mese fa ce ne siamo fatti tradurre alcuni passaggi per un un libro che non scriveremo mai, poi ne abbiamo letto vasti estratti in inglese su siti che dell’antisemitismo fanno una religione e quindi nemmeno citiamo) in cui sarebbero contenute considerazioni parzialmente sovrapponibili a quelle di Paneuropa ma con indicazioni operative molto più forti. In pratica, dice Kalergi, gli strumenti per arrivare all’unione europea sono quelli della perdita di identità culturale, politica, economica, culturale, religiosa, razziale delle singole nazioni.
Nostra considerazione, che però non mettiamo in bocca al Conte: masse impoverite e impaurite, senza nemmeno più valori forti e semplici ai quali aggrapparsi, sono più facilmente governabili dalle élite, qualsiasi cosa significhi élite.
Bisogna inquadrare bene l'autore che era un aristocratico , portatore di un pensiero elitario , e del tutto indifferente alla democrazia, se non a livello formale. Fu proprio per questo che affascinò i ceti più alti di Francia e Inghilterra, mentre ebbe meno fortuna con Hitler e Mussolini che peraltro della democrazia e della classe media avevano la sua stessa opinione.
Quanti articoli abbiamo letto sulla gente che in più occasioni avrebbe votato ‘male’, ‘di pancia’ o condizionata dagli inevitabili ‘populismi’?
Troppi, e non è ancora finita. Non certo un piano segreto, comunque, ma idee progressiste espresse con un linguaggio e presupposti con un linguaggio e una mentalità di un aristocratico cosmopolita degli anni Venti .
Un fatto innegabile è che delle opere di Kalergi si ostacoli in ogni modo la traduzione e la commercializzazione, nel modo soft che tutti i giornalisti conoscono anche per questioni molto meno serie. Il problema principale del 2016, così come del 1923, non sono gli interessi delle élite, evidenti, ma la propensione delle masse a farsi guidare e a cedere sovranità in cambio di ottusa sicurezza, tranquillità, assenza di pensiero politico e in generale di comodità. “Papà, non ho un lavoro, non credo in niente e non so cosa fare della mia vita”. “Figlio mio, sei fortunato: puoi guardare la Serie A a Santo Stefano, presto anche a Natale”.
Il piano Kalergi alla fine è questo. Non ci sono grandi vecchi o complotti, ma classi sociali e intellettuali ‘illuminate’ che hanno convenienza nel limitare la democrazia.
Non è una trama segreta messa in atto da chissà quali Entità, ma semplicemente un punto di riferimento ideologico per gran parte delle Elìte europee e americane. Non milioni di persone, ma nemmeno quattro gatti: una classe sociale e un network ben precisi, dove si entra quasi soltanto per cooptazione.
È quindi curioso che uno dei padri, a livello teorico, dell’Europa non venga ricordato dai Media Mainstream nonostante di Europa, nel bene e nel male, si straparli tutti i giorni. Forse non è abbastanza conosciuto, visto che la maggior parte delle sue opere è in tedesco, forse non si ritiene opportuno che la vecchina che compra il giornale per i necrologi sappia quale sia il disegno finale per i suoi nipoti.
Disegno che poi si è già quasi materializzato: distruzione delle identità e delle sovranità nazionali per arrivare a macro-aggregazioni (in Pan-Europa, il più famoso dei suoi libri e rieditato di recente in Italia, ne individuava cinque), distruzione del concetto di razza per arrivare ad una razza unica meticcia, distruzione del concetto di famiglia tradizionale e conseguentemente delle religioni strutturate (nei decenni il diplomatico austriaco ha sul tema scritto molto, soprattutto su antisemitismo e dintorni), il tutto nel nome della centralità dell’individuo.
I suoi legami profondi con diverse persone che hanno fatto il Novecento: da De Gasperi a Churchill, da Adenauer a De Gaulle( non proprio gli ultimi arrivati , insomma ).
Con testimonial di livello incredibile: Einstein e Freud, per dirne due.
Non solo non se ne parla ma neanche tra gli addetti ai lavori , sono quasi assenti gli studi su di lui , l''unico è di tale Gerd Hosnik .
Il punto è il nostro diritto a sapere , (qualche democratico come Einaudi non diceva: conoscere per deliberare ? ndr) sapere in quale direzione le irresponsabili, nel senso di non elette dal popolo, Elìte Europee vogliono condurci.
Perché a noi questa cosa della centralità dell’individuo, contro ogni forma di oscurantismo, piace molto anche se poi si traduce nel lavorare di più di quanto facessero le generazioni che ci hanno preceduto per pagare le loro stesse pensioni gonfiate dal calcolo con il retributivo. Come troviamo interessanti le sue teorie contro il Totalitarismo sottinteso in ogni stato nazione.
Interessanti e ingenue, visto che vanno nella direzione di un Supertotalitarismo governato dalla finanza e con le religioni che rientrano dalla finestra. Bisognerebbe in ogni caso spiegarla anche agli amici islamici, la centralità dell’individuo. E già che ci siamo anche alla maggioranza delle Popolazioni Europee, che ha sempre ceduto la propria ‘sovranità’ al proprio stato in cambio di una fragile sicurezza.
tratto da articolo in tre parti di
Stefano Olivari
https://www.indiscreto.info/2015/07/il-juke-box-del-piano-kalergi.html
In Italiano è stato tradotto solo il suo libro
" Pan - Europa " , visto che nemmeno viene citato , l'altra sua opera fondamentale Praktischer Idealismus, in lingus tedesca ,è quasi introvabile , la maggior parte delle sue opere è in tedesco, l'unica pagina che fino a qualche tempo fa , su Wikipedia trattasse Praktischer Idealismus era in lingua danese . Non esistono inoltre studi sul personaggio e sul suo pensiero , se si esclude quello di Hosnik , nonostante sia stato uno dei fondatori di questa Unione Europea , e le sue idee siano state tenute in grande considerazione da chi ha progettato questa Unione Europea , viene da chiedersi se il suo pensiero è davvero così bello e seducente e farebbe una bella pubblicità all' Unione Europea e ai valori fondanti che hanno ispirato uno degli architetti della sua costruzione , perché non vengono illustrate e divulgare ,perché non non se ne parla sui mass media , perché è ignorato il suo ruolo sui libri di storia ?
Kalergi ha fondato il movimento Pan Europa , fu il primo a ricevere l'attuale premio Carlo Magno , lo stesso che hanno ricevuto Papa Francesco oltre a Merkel e Macron .
Kalergi sosteneva che gli strumenti per arrivare all’Unione europea sono quelli della perdita di identità culturale, politica, economica, culturale, religiosa, razziale delle singole nazioni. ,
teorizza anche la cessione di sovranità dei singoli stati, a beneficio di una federazione di stati che mantengano una identità amministrativa ma non politica ed economica.
"Kalergi dopo aver pubblicato il suo libro più importante Paneuropa, fonderà l’Unione Paneuropa cercando di portare avanti il suo sogno unitario volto ad evitare tragici conflitti che dissanguvano l’Europa da secoli soprattutto tra Francia e Germania, sognando una difesa comune, una politica estera comune, una moneta unica ed una circolazione comune.
Ma soprattutto il rispetto dei Popoli e delle loro diversità, sulla base di quello che era stata la legge fondamentale dell’ Austria Ungheria che garantiva lo sviluppo nazionale, linguistico e culturale di ogni popolo.
Kalergi non voleva distruggere i popoli europei, voleva valorizzazione un grande humus occidentale che unisse questi popoli, ma voleva garantire la resistenza e la prosperità nella loro pacifica coesistenza.
Kalergi, è un figlio dell’ Austria di Francesco Giuseppe e del Beato Carlo, primo ultimo imperatore d’Austria e Re d’ Ungheria, un figlio di quella aristocrazia ormai inbevuta della pregnante volontà di riforma strutturale dell’ Impero, mirata a dare una maggiore partecipazione a tutti i popoli che lo compongono. Di tale volontà è emblematico il progetto del giurista rumeno Aurel Popovici, vicinissimo all’arciduca Francesco Ferdinando, conosciuto come gli Stati Uniti della grande Austria dove ristrutturava l’impero in una serie di stati su base etnico-linguistica, confederati sotto il controllo di un comune monarcs mantenendo autonomia politica ed economica.
Un Europa quella desiderata da Kalergi che è molto differente da quella voluta da uomini come Carlo I d’Austria Ungheria, federata su basi ugualitarie, il cui figlio ultimo erede dell’impero era strettamente amico del Conte kalergi. Ambedue hanno dovuto passare anni in esilio perché oppositori del Nazismo. L’uomo che ha continuato sognare fino all’ultimo giorno quell’ Europa libera, e di liberi popoli, quell’Europa forte che era stata assassinata e tradita nel 1919"
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fonte :
https://www.adhocnews.it/kalergi-un-profeta-visto-oltre-le-bugie/amp/
Il premio Kalergi anche chiamato premio Carlo Magno, ha un suo sito ufficiale in 4 lingue che,sono oltre l`onnipresente inglese, : tedesco, francese, olandese.
Stralcio da <R. N. Coudenhove-Kalergi, PRAKTISCHE IDEALISMUS, Adel-Technik-Pazifismus, 1925, Paneuropa Verlag, Wien-Leipzieg> capitolo "4. Inzucht-Kreuzung" ("Consanguineità[*]-incroci") da pag. 22 (ultime 2 righe) a pag. 23 (prime 16 righe), testo originale:
<Der Mensch der fernen Zukunft wird Mischling sein. Die heutigen Rassen und Kasten werden der zunehmenden Überwindung von Raum, Zeit und Vorurteil zum Opfer fallen. Die eurasisch-negroide Zukunftsrasse, äußerlich der altägyptischen ähnlich, wird die Vielfalt der Völker durch eine Vielfalt der Persönlichkeiten ersetzen. Denn nach den Vererbungsgesetzen wächst mit der Verschiedenheit der Vorfahren die Verschiedenheit, mit der Einförmigkeit der Vorfahren die Einförmigkeit der Nachkommen. In Inzuchtfamilien gleicht ein Kind dem anderen: denn alle repräsentieren den einen gemeinsamen Familientypus. In Mischlingsfamilien unterscheiden sich die Kinder stärker voneinander: jedes bildet eine neuartige Variation der divergierenden elterlichen und vorelterlichen Elemente. Inzucht schafft charakteristische Typen - Kreuzung schafft originelle Persönlichkeiten.>
Traduzione:
<L'uomo del futuro lontano sarà un ibrido. Le razze e le caste presenti cadranno preda del crescente superamento di spazio, tempo e pregiudizi. La futura razza eurasiatica-negroide, esternamente simile agli antichi egizi, sostituirà la diversità dei popoli con una varietà di personalità. Perché, secondo le leggi dell'eredità, la diversità cresce con la differenza degli antenati e con la monotonia degli antenati, l'uniformità dei discendenti. Nelle famiglie consanguinee[*] un bambino assomiglia all'altro: tutti rappresentano lo stesso tipo di famiglia. Nelle famiglie di razza mista, i bambini differiscono di più l'uno dall'altro: ognuno forma una nuova variazione degli elementi divergenti dei genitori e degli antenati. La consanguineità[*] crea tipi caratteristici - l'incrocio crea personalità originali.>
Tra coloro che hanno ricevuto il Premio Carlo Magno :
1950 – Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi
1951 – Hendrik Brugmans
1953 – Jean Monnet
1954 – Konrad Adenauer
1956 – Sir Winston Churchill
1957 – Paul-Henri Spaak
1958 – Robert Schuman
1959 – George Marshall
1960 – Joseph Bech
1961 – Walter Hallstein
1963 – Edward Richard George Heath
1964 – Antonio Segni
1969 – Commissione delle Comunità europee
1981 – Simone Veil
1986 – il popolo del Lussemburgo
1987 – Henry Kissinger
1988 – François Mitterrand ed Helmut Kohl
2002 – l’Euro
2004 – Pat Cox a papa Giovanni Paolo II
2005 – Carlo Azeglio Ciampi
2006 – Jean-Claude Juncker
2008 – Angela Merkel
2009 – Andrea Riccardi e la Comunità di Sant’Egidio
2012 – Wolfgang Schäuble
2015 – Martin Schulz
2016 – Papa Francesco
Nonostante infatti Kalergi abbia enfaticamente difeso la funzione sociale della nobiltà e riconosciuto persino l’urgenza di ricostituire una nuova classe dirigente aristocratica come unico rimedio al declino accelerato dell’Europa e dell’Occidente, il suo ideale aristocratico vorrebbe tuttavia passare attraverso il superamento del carattere classista ed ereditario sul quale le famiglie nobili del passato avevano legittimato la propria supremazia. Kalergi dunque da un lato propone un ceto aristocratico, non a caso da lui definito come «nobiltà del caso» («Zufallsadel»):
«La nobiltà del passato era costruita sulla quantità: quella feudale sul numero degli antenati, quella plutocratica sul numero dei milioni; la nobiltà del futuro si baserà sulla qualità: sul valore personale, sulla completezza personale; sulla compiutezza del corpo, dell’anima, dello spirito (…) Da questa nobiltà del caso di oggi proverrà la nuova internazionale e interclassista razza aristocratica di domani» Richard Coudenhove Kalergi: Praktischer Idealismus, p. 55-56
costituito da quegli individui che di volta in volta farebbero mostra di qualità straordinarie e che dunque perderebbe qualunque connotazione di classe; d’altro lato immagina anche questa nuova «aristocrazia dello spirito» non come investita da particolari privilegi giuridici o ideologicamente separata dalla società, ma come una sorta di corpo d’élite di figure a metà tra i leader carismatici della rivoluzione e degli scrupolosi funzionari.
«In una pacifica Europa del futuro la nobiltà rinuncerà al suo carattere guerriero e lo scambierà con uno spirituale. Un Occidente socializzato e pacificato non necessiterà più di padroni e dominatori – solo di guide, educatori e modelli. In un’Europa orientalizzata assomiglierà l’aristocratico del futuro più ad un bramino o ad un mandarino che ad un cavaliere.» Richard Coudenhove Kalergi: Praktischer Idealismus, p. 54
Nella visione di Kalergi un’aristocrazia così formata verrebbe spontaneamente riconosciuta dalle masse in virtù delle sue qualità e del suo spirito di abnegazione. Persino lo spesso contestato passaggio sull’eugenetica ha contenuto esattamente opposto a quello che Honsik vorrebbe leggervi, esprimendo cioè l’aspettativa fortemente ottimistica che, in un’ideale società del futuro, gli uomini e le donne migliori si attraggano reciprocamente per “affinità elettiva” senza quindi il bisogno dell’intervento coattivo di alcuna norma culturale o autorità politica
«Tutta l’eccellenza in bellezza, forza, energia e spirito si riconoscerà e si unirà secondo le leggi segrete dell’attrazione erotica. Una volta cadute le barriere artificiali che il feudalesimo ed il capitalismo hanno posto tra gli uomini, le donne più belle andranno agli uomini più valorosi, alle donne più eccezionali gli uomini più compiuti. (…) Quindi la forma di vita erotica degli uomini di poco e medio valore sarà l’amore libero, quella degli eletti: il matrimonio libero. Così la nuova nobiltà d’allevamento del futuro (“Zuchtadel“) non proviene da norme artificiali dell’umana formazione di caste, ma dalle leggi divine dell’eugenetica erotica.» Richard Coudenhove Kalergi: Praktischer Idealismus, p. 56.
Un personaggio come Kalergi, socialmente e ideologicamente così legato alla classe aristocratica, non poteva che scorgere nella finanza un volgare strumento di quel potere borghese da lui profondamente avversato e disprezzato. Il modello di società assai vagamente evocato in «Idealismo pratico» avrebbe dunque fra i suoi scopi proprio quello di ricondurre il potere economico in una posizione, sotto ogni punto di vista, subordinata rispetto alle professioni e attività ideali, fra le quali vengono annoverate non solo la politica, ma anche l’arte, l’educazione e la medicina
Arduo si rivela lo sforzo di rintracciare dei passaggi nelle opere di Kalergi che suffraghino l’ipotesi di una separazione razziale tra dominanti, di sangue puro, e dominati, di sangue misto. Anche stavolta il testo ci restituisce un quadro per lo più di segno opposto: «L’uomo aristocratico del futuro non sarà né feudale, né ebreo, né borghese né proletario; egli sarà sintetico. Le razze e le classi nel senso odierno scompariranno, rimarranno le personalità.»
Richard Coudenhove Kalergi: Praktischer Idealismus, p. 55.
«Dato il basso livello della nobiltà di sangue e dello spirito non c’era da meravigliarsi che una terza classe di uomini prendesse provvisoriamente il potere: la plutocrazia. La riforma della costituzione che ha sostituito feudalesimo ed assolutismo è stata democratica; la forma di dominio plutocratica. Oggi la democrazia è la facciata della plutocrazia (…) "
"L’attuale alta congiuntura facilita l’acquisizione di denaro agli uomini senza scrupoli, senza freni e senza coscienza. Per i guadagni da speculazione e traffico, fortuna e spudoratezza sono più indispensabili che l’essere eccezionalmente dotati di volontà e intelletto. Così i moderni plutocrati-trafficanti rappresentano più una cachistocrazia del carattere che un’aristocrazia della virtù.» Richard Coudenhove Kalergi: Praktischer Idealismus, p. 39 e 42
«È quindi giusto che l’industriale o il commerciante valente abbia un’ascesa materiale e sociale maggiore rispetto ai propri colleghi scadenti — ingiusto è pero che il suo potere e prestigio sociali siano superiori a quelli di un artista, un erudito, un politico, uno scrittore, un insegnate, un giudice o un medico, i quali sono altrettanto capaci nel loro lavoro, ma le cui capacità servono scopi di maggior portata ideale e sociale: che quindi l’attuale sistema sociale premi la mentalità egoistico-materialistica rispetto ad una altruistico-ideale. In questa preferenza della virtù egoistica rispetto all’altruistica, materialistica rispetto all’idealistica risiede il male di fondo della struttura sociale capitalistica; mentre i veri aristocratici dello spirito e del cuore: i saggi e i buoni, vivono nella povertà e nell’impotenza, gli egoistici uomini di potere usurpano il ruolo di guida a cui quelli sarebbero vocati.» Richard Coudenhove Kalergi: Praktischer Idealismus, p. 40-41.
Alquanto sintomatico ai fini del nostro discorso si rivela il fatto che, nel passo appena citato, Kalergi utilizzi una formulazione («Le razze e le classi nel senso odierno scompariranno, rimarranno le personalità»
il mescolamento etnico-culturale ed il superamento delle identità tradizionali, sia poi da lui previsto, ed in un certo senso prescritto, anche nel processo di formazione della futura nobiltà dello spirito. Persino la predestinazione degli Ebrei all’eccellenza nei campi più svariati non deriva dal mantenimento di un sangue puro, ma dall’aver saputo coniugare, nel corso della storia, consanguineità e meticciato
«La conseguenza è che il meticcio abbina spesso assenza di carattere, sfrenatezza, carenza di volontà, incostanza, assenza di pietà e di fedeltà con oggettività, versatilità, vivacità intellettuale, libertà dai pregiudizi e ampiezza di vedute»
L’immagine che viene fuori da queste righe è dunque quella di un individuo sì debole nel carattere, ma dall’intelligenza spiccata, che dunque in nessun modo si confà al «subumano»
La controprova di ciò la si ritrova nella descrizione del complementare uomo “di sangue puro”, anch’esso presentato come figura esemplare di una serie di pregi e difetti: «I tratti essenziali, derivanti da questa consanguineità, sono: fedeltà, pietà, senso della famiglia, spirito di casta, fermezza, ostinatezza, energia, limitatezza; forza del pregiudizio, mancanza di obiettività, ristrettezza di orizzonti»
Richard Coudenhove Kalergi: Praktischer Idealismus, p. 20
Che il meticcio possa in definitiva rappresentare tanto un’evoluzione quanto una degenerazione rispetto ai predecessori di sangue puro, lo scrive del resto in forma esplicita Kalergi stesso
Paneuropa, ossia l’idea promossa da Kalergi per una federazione degli stati europei, possiede di certo tutti gli elementi di un “progetto”, compresi un soggetto ed una prassi di riferimento.
Convinto della missione e predisposizione morale, politica ed intellettuale che il suo ceto avrebbe per la guida della società, Kalergi cerca di mostrare padronanza di tutte le tematiche discusse nei circoli culturali del suo tempo, arrischiandosi nella messa in relazione dei più diversi campi della realtà e del sapere. Il risultato è spesso un miscuglio di determinismo biologico o, addirittura, climatologico e storicismo, di moralismo e scientismo, che, salvo qualche intuizione effettivamente considerevole, colpisce più per la sua stravaganza che per la sua acutezza. Non è dunque difficile estrapolare dei passaggi, dove biologia, sociologia e storia delle religioni sono sovrapposte l’una all’altra, in grado di suscitare non solo sorpresa, ma, soprattutto alla luce dell’esperienza storica acquisita, qualche perturbante sospetto. Ciò ci conduce ad un secondo motivo e questione: Kalergi era razzista? Sostanzialmente, sì. Lo era in una forma tutto sommato originale per una società in cui era convintamente razzista la quasi totalità della nobiltà e della borghesia, della propaganda nazionalista e della cultura liberale
Quando Kalergi parla ad esempio di «razza di nobili (Adelsrasse)»
Richard Coudenhove Kalergi: Praktischer Idealismus, p. 56.
Utilizza talvolta l’espressione nel senso ben più innocuo di “tipologia di nobili” e non di gruppo etnicamente distinto.
La sua incredulità su una diversità razziale intra-europea, cosa nient’affatto scontata per l’epoca, o la sua avversione al tabù del mescolamento etnico.
«un Tedesco, un Polacco o un Italiano possono diventare un anglo-australiano in una-due generazioni — un Cinese mai» Richard Coudenhove Kalergi: Paneuropa. Vienna: Paneuropa Verlag, 1982, p. 48.
«Il dogma del nazionalismo europeo considera le nazioni delle comunità di sangue. Questo dogma è un mito. Dopo le numerose migrazioni di popoli vissute dalla nostra regione in epoca preistorica e storica, non può più esservi in Europa una razza pura. Tutti i popoli d’Europa (con l’eccezione forse degli Islandesi) sono popoli meticci: meticci della razza nordica, alpina, mediterranea; meticci da immigrati ariani e nativi mongoli, da razze bionde e brune, dolicocefale e brachicefale. È una dilettantistica fallacia, dall’esistenza di un gruppo linguistico romanico, germanico e slavo, inferire l’esistenza di una razza germanica, romanica e slava» Richard Coudenhove Kalergi: Paneuropa, p. 135.
fonte :
http://osservatorioglobalizzazione.it/osservatorio/coudenhove-kalergi-il-vero-padre-delleuropa-il-piano-kalergi/
Per chi vuole approfondire :
https://www.amazon.ca/MODELLO-CASTEL-RONSPERG-LABORATORIO-KALERGI/dp/179303222X/ref=sr_1_1?keywords=IL+MODELLO+CASTEL+RONSPERG+IL+LABORATORIO+DEL+PIANO+KALERGI&qid=1558635204&s=gateway&sr=8-1-spell
Il Libro di Luca Micheli uscito quest' anno : " IL MODELLO CASTEL RONSPERG IL LABORATORIO DEL PIANO KALERGI"
Il "piano Kalergi" esiste o è una bufala? Perché fino a dieci anni fa in Italia nessuno parlava di Richard Kalergi? Chi era Richard Coudenhove Kalergi? Perché il padre fondatore dell'Unione Europea non viene studiato nelle scuole? Cosa c'è dietro? Indagando in archivi di Stato in Svizzera e in Repubblica Ceca si scoprono foto e documenti importanti. Il ruolo del padre Heinrich, il perché di un matrimonio con una giapponese, morti misteriose, doppi suicidi e una governance alquanto singolare nel Castello di Ronsperg. Richard Kalergi, massoneria, libri scomodi e fuga dall'Europa con documenti veri, ma falsi! Nel libro decine e decine di foto inedite e di documenti originali degli archivi.