Jacques Bergier (1912 – 1978) —l giornalista, scrittore e ingegnere francese, nasce a Odessa in una famiglia di ebrei russi ,
esperto di narrativa dell’Immaginario, scienziato “di sinistra” che aveva fatto al Resistenza ed era stato nei lager tedeschi»,
è noto soprattutto per aver scritto a quattro mani con Louis Pauwels Il mattino dei maghi: introduzione al realismo fantastico (1960), già a quattro anni legge in russo , ebraico e francese , manterrà l'abitudine per tutta la vita di leggere quotidianamente dai quattro ai dieci libri. Nella biblioteca di Krzemieniec in Polonia dove si era trasferito e dove scoprì e lesse la fantascienza russa , nacque il suo interesse soprattutto verso l'energia atomica ; E se i miti che parlavano di catastrofi, inondazioni, terremoti non fossero che allegorie di apocalissi atomiche ? Nel ' 27 la sua prima lotta politica, una manifestazione per liberare Sacco e Vanzetti giustiziati lo stesso anno
che con il gli studi fortiani sul paranormale e la fantascienza di respiro cosmico del nuovo secolo.
« La nostra civiltà, come ogni civiltà, è una congiura. (...)La congiura viene adoperata per non farci riconoscere l’esistenza di un altro mondo entro quello che abitiamo, di un altro uomo entro quello che siamo. Bisognerebbe rompere il patto, farsi barbari; e innanzitutto essere realisti: cioè partire dal principio che la realtà è sconosciuta. Usando liberamente le conoscenze a nostra disposizione, stabilendo tra queste ultime rapporti inattesi, accogliendo i fatti senza pregiudizi vecchi o nuovi, […] vedremmo emergere, insieme alla realtà, il fantastico. "
Divoratore di libri sul fantastico , entusiasta del nuove filone fantascientifico della letteratura ,
Philip K. Dick, Isaac Asimov, Arthur C. Clarke, etc... , aveva un originale punto di vista sul tema ribaltato rispetto a quanto viene considerato in genere : " È per difetto di fantasia che letterati e artisti cercano il fantastico fuori dalla realtà, nelle nuvole. Non ne ricavano che un sottoprodotto. Il fantastico, come le altre materie preziose, deve essere estratto dalle viscere della terra, dal reale. E la fantasia autentica è ben altra cosa che una fuga verso l’irreale. " E così nel passato risiede il futuro , l' esoterismo e l'occultismo altro non sarebbero che il residuo di «una conoscenza molto antica di natura tecnica applicata contemporaneamente alla materia e allo spirito» nei musei non vi è roba superata o irrealizzabile ma «prescrizioni tecniche precise, chiavi per aprire le potenze contenute nell’uomo e nelle cose»
" Il progresso va celebrato o limitato ? Una risposta è contenuta ne I libri maledetti
(...) " una specie di Santa Alleanza contro il sapere organizzata per far sparire certi segreti " (...) l'umanità debba assumere il progresso a piccole dosi , senza abusarne, il che potrebbe portare a distruzioni immani : e se antiche civiltà di cui sappiamo pochissimo fossero tramontate per un' indigestione di scienza , avendo sviluppato terribili mezzi tecnici senza una élite capace di controllarne gli effetti ? E se i miti che parlano d' inondazioni e altre catastrofi fossero allegorie d' immense devastazioni di origine tecnica ? Nulla ci vieta di supporlo . ( ...) essendo dotati di una visione più espansa della storia, non limitata al presente o al futuro prossimo venturo , cancellano tracce di poteri superiori prima che giungono in mano a politici sprovveduti , affaristi straccioni o improvvisati apprendisti stregoni . "
pag. 280
" Evolvendosi la scienza si inabissa come Atlantide " si formano gilde di scienziati e tecnici . Il linguaggio del sapere e del potere diventa incomunicabile " (...) " il potere viene salvato e custodito in attesa che la ruota del tempo ci conduca verso lidi migliori ". Le parole di Bergier sono claudicanti da un punto di vista strettamente scientifico - epistemologico ma la loro portata etica è innegabile .(...)Hanno pianificato la distruzione della Biblioteca di Alessandria , ispirato la Santa Inquisizione, convinto capi di stato a chiudere società segrete , eterodiretto le censure e gli arresti di innovatori del genere umano . Hanno formulato loro il " segreto iniziatico " , vietando di divulgate
quelle conoscenze naturalmente destinate a pochi "
pag .281
" Se prima della nostra sono esistite altre civiltà , e se sono state distrutte da un abuso di poteri di scienza e tecnica " il loro ricordo può " ispirare una cospirazione che mirerebbe a evitare il ripetersi di tale catastrofe "
pag .282
" Gli autori - presentati in - Elogio del fantastico ci salvano dalle derive scientiste e totalitarie della scienza che come leggiamo ne Il mattino dei maghi non è affatto oggettiva , e respinge quei fatti che" disturberebbero i ragionamenti prestabiliti . Viviamo in un regime di inquisizione in cui l'arma più frequentemente impiegata contro la realtà non conformista è il disprezzo accompagnato dallo scherno. " Per essere autenticamente moderni , invece , dovremmo poter dubitare di tutto, anche delle certezze apidittiche : evoluzione e darwinismo , gravità e rotazione terrestre .Non escludere nulla , cercando " relazioni sconosciute tra fatti che ci sembrano senza rapporto ( ...) Il mondo ha bisogno di un' enciclopedia di realtà condannate " . Ne ha bisogno per non perire di quello scientismo denunciato da uno dei fondatori della genetica Giuseppe Sermonti , che ha messo in luce la tirannia della scienza , il suo divenire religione laica , con i suoi dogmi e ministri. Così si spiegano i darwinisti, " i più grandi di tutti i teologi " (Oskar Hertwig) , che alla vecchia Intelligenza creatrice ultraterrena ne sostituiscono una umana ( troppo umana ) , "
pag. 286
La stessa Scienza d'altronde è religiosa " parafrasando Richard Westfall essa" è nata dal connubio tra la tradizione ermetica e la filosofia meccanicista " .Ma lo stesso discorso vale per Progresso e Ragione variazioni sul tema delle cosiddette mitologie dell' emancipazione , che demitizzano ciò che non cade sotto il loro dominio per porsi come verità ultime e indiscutibili . Tutte idee affrontate anche da Bergier , che amava la scienza ma odiava lo scientismo , sapendo che la ragione è una cosa e il razionalismo a tutti i costi un' altra , e che costruire mitologie della ragione è tanto errato quanto edificarne altre . Ne Il Libro dell' impossibile è chiarissimo : " Avere dei fantasmi dentro casa è forse irrazionale, il termine stesso ha in sé una punta di . stranezza .Ma quello che si spaccia come conforme alla " ragione " è da sempre qualcosa di diverso dalla dalla credenza nelle storie dei fantasmi ? " "
pag 287
Rifiutata la dicotomia tra scienza ed esoterismo secondo cui l'esoterismo apparterrebbe al passato , " una superstizione denunciata, tra gli altri , dall' antropologo Ernesto De Martino , studioso del " mondo magico : " La comune sentenza che il magismo è illusione (...) è un residuo di razionalismo illuministico . È più una sentenza polemica che una verità storiografica " . - il positivismo crede di avere l'ultima parola ma nelle sue incursioni storiografiche può basarsi solo sui pochi frammenti raccolti e interpretati in base ai nostri principi , ma dietro potrebbe esserci dell' altro come due tipi di libri , gli uni tecnici gli altri religiosi - ma ne Il Mattino dei Maghi si spinge oltre , ipotizzando che" l'esoterismo " sia " il residuo di una conoscenza molto antica di natura tecnica applicata contemporaneamente alla materia e allo spirito " "
pag . 288 - 289
In una lettera ai fratelli Bogdanov scrive nel settembre del ' 75 : " La fantascienza è il contrario della letteratura . La letteratura è per i perdenti , la fantascienza celebra la vittoria sul tempo , sullo spazio , sull' ostilità dell' universo grazie alla tecnica " . (...) Ray Bradbury : " abbiamo bisogno di nuove mitologie non possiamo rinunciarvi " , - perché occuparsi di fantascienza giudicata un genere minore ? - semplice perché l'attuale fase storica ha per baricentro lo spazio profondo , e può essere compresa solo da un punto di vista fantascientifico , mentre Bradbury elaborava tali idee infuriavano le polemiche sulla Nasa , sui viaggi spaziali , ma il suo sguardo era proiettato oltre il presente, verso una visione mistica della fantascienza
(...) I viaggi nello spazio daranno il via a una rivoluzione antropologica , forse addirittura teologica , generando " una nuova immagine di Dio . L' uomo deve diventare pari a Dio . " (...) Posta di fronte alle conquiste dell' umanità, a inedite geografie dello spirito che richiedono nuovi assetti antropologici , persa non più in Nuovi mondi al di là dell' oceano ma nella solitudine di spazi siderali , " forse l'anima di oggi insegue questa speranza: che il silenzio infinito degli spazi , il quale sgomentava Pascal, alla fine si desti e risponda . L' uomo è stanco di sentirsi solo in un universo vuoto " (...).La mistica della fantascienza non solo non ha molto a che fare con le religioni rivelate, ma si spinge addirittura" sulle vie dell' occultismo magico , mentre le varie metamorfosi della fantasia astratta le schiudono le mitologie di un politeismo inedito , dove esseri di prodigiosa potenza (...) possono magari svelarsi improvvisamente come responsabili dei nostri destini individuali "
pag . 290 - 291
Bergier sostenne la prerogativa propria dell’uomo, attraverso la letteratura fantastica, di creare; in ciò, essendo riconosciuta al genere umano una possibilità che condivide unicamente con Dio [Ivi, p. 272].
« Uno scrittore magico è colto da un certo demone e cessa di esserlo per ragioni non più limpide di quelle della psicologia del genio o della conversione. » [p. 29]
«l’unico interesse della scienza è che fornisce idee alla fantascienza» [p. 267], attrasse fra gli altri il plauso dello storico di fantascienza Charles Moreau, che lo omaggiò con le seguenti parole di ammirazione [cit. in Scarabelli, op. cit., p. 273]: «Bergier ha costituito un legame tra due mondi, meravigliato dal versante fantastico e dall’evoluzione della tecnica», dando loro «caratteri nobili, penetrando nei paradossi della scienza e del meraviglioso» e aggiungendo che, d’altronde, «la scienza ha bisogno del meraviglioso per rinascere, come una fenice».
il metodo di lavoro di Bergier e del collega Pauwels alla stregua di una vera e propria rivoluzione in atto, «una nuova sintesi tra ragione calcolante e intuizione spirituale che ha sommerso i principi del XIX secolo», che il Nostro ebbe modo di inquadrare come «carceriere e boia del fantastico» [Ivi, p. 274],
Nel “secolo breve”, al contrario, il fantastico rientra prepotentemente dalla porta sul retro, attraverso la scienza stessa
e come conseguenza della cosiddetta “morte del romanzo realista”, i cui “assassini” sono da riconoscere nel Doctor Faustus di Thomas Mann e nel Finnegans Wake di James Joyce.
la grande letteratura, in qualunque epoca, non fu mai realista, ovunque e in qualunque momento della storia dell’uomo
gli scrittori creatori di universi immaginali alternativi.