sabato 27 luglio 2019

ANIMALI TOTEM : IL CORVO SIMBOLO DI METAMORFOSI


Il corvo fa parte di quella serie di immagini oscure che richiamano in noi una grande inquietudine.

La maggior parte di queste immagini sono riconducibili alle più profondi e comuni paure degli uomini, il buio, l’ignoto, l’incomprensibile, lo sconosciuto e la morte a cui si rifà la simbologia del corvo.

Sentire il gracchiare di quest’uccello richiama in noi la sensazione di un presagio funesto, e guardarlo negli occhi ci fa sentire letti dentro, come se potesse scrutare il nostro interiore.

Il significato simbolico del corvo

Per dare una spiegazione simbolica agli animali che appaiono nella nostra vita, la prima cosa da fare è osservarne il comportamento.

Il corvo è un animale estremamente intelligente, ha una buona memoria e sa prevedere le situazioni. Nonostante sia poco socievale è grado di adattarsi perfettamente ai vari contesti sociali. È un animale molto famelico e insaziabile, mangia qualunque cosa persino le carogne.

È una vera e propria guardia. Costruisce i nidi sulla cima degli alberi e sorveglia dall’alto tutto ciò che accade nel proprio territorio come una vera e propria sentinella.

Quando appaiono intrusi o minacce è solito fare un gran chiasso con la sua voce riconoscibile tra tante per avvisare le altre specie del pericolo imcombente.

La voce del corvo è una delle caratteristiche più importanti di questo animale, per la quale è annoverato nella lista degli animali canori. Possiede un linguaggio molto preciso, gracchia in modi diversi e dal suo ascolto è possibile imparare ciò che dice.

È in grado di dedurre dal contesto che sta vivendo i comportamenti di chi gli sta intorno, immaginando possibilità e agendo preventivamente di conseguenza.

Inoltre, pare che i corvi modifichino il proprio volo in base ai cambiamenti del tempo, e siano in grado di comunicare l’arrivo di piogge, venti o tornadi.

Il significato oscuro del nero del corvo

Il colore di questo animale è emblematico e duplice. Se infatti il nero è riconducibile alla morte e dunque alla fine, rappresenta anche il colore del principio, basti pensare al buio primordiale da cui nasce il tutto o al buio dell’utero materno.

Sebbene sia un animale diurno, con il suo colore ci rinvia ai significati profondi della magia e del misticismo.

D’altronde il nero della morte è la premessa al rinascere in una nuova forma. Il cambiamento che deriva dalla fine di qualcosa è il processo doloroso della rinascita. Il passaggio a questo nuovo io, è tipico delle morti iniziatiche da cui deriva l’auspicato risveglio interiore.

Sulla base di questo il corvo ha conservato in se opposti significati e simbologie creando attrazione e repulsione allo stesso tempo. Questi doppi significati lo rendono contemporaneamente un animale solare e notturno.

A dispetto di ciò che si è soliti pensare dunque è visto da molte tradizioni in doppia chiave di lettura, e non a caso è sempre stato usato quale fedele compagno di divinità o rappresentazione divina di dei e dee.

Le sue luminose piume nere e i suoi occhi, zampe, artigli e becco scuri hanno associato la sua reputazione a figura oscura e sinistra. Eppure quest’animale tanto scongiurato è una porta d’accesso ai luoghi più bui di noi stessi e per questa ragione è sempre stato rispettato e onorato.

Il corvo e il legame con la morte

Le ragioni oscure del corvo e il suo legame con la morte sono riconducibile alla sua fama di animale insaziabile che lo porta a nutrirsi anche di carcasse umane e animali. La prima cosa che ingurgita dei corpi sono le orbite oculari per poterne estrarre il cervello.

Per capire meglio il legame tra il corvo e la morte dobbiamo saltare indietro nel tempo quando dopo le guerre, i corpi esanimi dei soldati rimanevano per giorni nei campi.

L’odore del sangue attirava enormi stormi di corvi che inquietavano la povera gente superstiziosa che rimaneva a guardare.

A questi episodi si aggiunsero le carestie e la peste in Europa, in cui a causa delle malattie e della fame carcasse di uomini e donne ingombravano le strade per settimane.

Lo spettacolo a cui dovevano assistere i sopravvissuti era di migliaia di corvi appollaiati su questi corpi morti per nutrirsene, senza contare che spesso attratti dall’odore dei corpi riuscivano ad entrare nelle case.

L’attrazione del corvo alle carcasse lo ha segnato come portatore di sventura, rendendolo indissolubilmente legato alla morte.

Il collegamento del corvo con la morte è ancor più reale se si pensa al comportamento degli stormi che a seguito della morte di un proprio simile vi sorvolano per moltissimo tempo gracchiandogli intorno in maniera del tutto singolare.

Come interpretare la presenza del corvo?

Il corvo è un animale mitico, ed è stato protagonista in moltissime culture. Essendo l’umanità influenzata da diverse tradizioni, osservare le simbologie di popoli diversi può aiutare a delinearne il simbolismo con più accuratezza.

Trasformazione

Nella tradizione ermetica il corvo rappresenta la nigredo, la prima fase alchemica della Grande Opera, la morte iniziatica o fase di decomposizione e putrefazione degli elementi.

Questa fase è come il caos primigenio. In questo stadio tutti gli elementi sono mischiati tra loro in un’unica soluzione perché possano poi ricomporsi e dare vita a nuove forme. Ciò implica la morte dell’io, e di tutti i falsi desideri ad esso connessi.

Per queste ragioni dalla tradizione ermetica se ne deduce un significato di tipo trasformativo.

Guardiano e custode

Se si guarda alla mitologia nordica invece il corvo affianca il grande dio Odino, divinità tanto potente quanto terrificante. Questa divinità era sempre accompagnata da due corvi chiamati Huginn pensiero e Muninn memoria.

Questi due corvi avevano il compito di uscire all’alba, sorvolare la terra e riportare all’orecchio di Odino tutto ciò che avessero visto. Erano messaggeri del dio.

Per i popoli nordici i corvi erano animali saggi di grande virtù. Considerati animali duali: da un lato erano collegati a saggezza, preveggenza e lungimiranza, dall’altro alla morte.

L’interpretazione del corvo dei popoli scandinavi è allineato con il tipico comportamento del corvo che include da un lato la sorveglianza del territorio e la sua acuta capacitá di osservazione in qualitá di guardiano e custode, dall’altro l’uso della parola come profezia essendo un animale canoro.

Profetico e psicopompo

Anche per i celti il corvo era un animale di grande considerazione. Era sacro alla triplice dea irlandese Morrigan, dea della guerra, e alla dea gallese Brawen, gurdiana di Avalon, oltre che agli dei solari Lugh e Bran.

Lugh era considerato il dio della profezia ed essendo il corvo prediletto da questa divinità e sottoposto al suo volere, era considerato un animale profetico, ragion per cui la divinazione avveniva attraverso l’osservazione del volo dei corvi.

Nonostante il suo nero corvino era un animale celeste che conosceva profondamente l’animo umano e il conscio e superconscio dell’umanitá, per questo motivo era considerato di enorme saggezza.

Un’altra divinità legata ad esso era la triplice dea Morrigan che tramutava in corvo. Si diceva che la sua presenza nelle battaglie servisse a incitare i contendenti e infine ad accompagnare gli spiriti degli sconfitti nell’aldilà. In questo senso assolveva al ruolo di animale psicopompo.

Presso i celti il corvo non era solo un simbolo di morte ma anche divinatore e traghettatore.

Protezione e cambiamento

Un altro popolo che ebbe profonda devozione per il corvo fu quello dei nativi americani per cui secondo una leggenda della tradizione quiche sarebbe responsabile dell’origine del mondo. Per i nativi il corvo proteggeva dalla magia nera e dalla stregoneria, ed era in grado di prevedere gli eventi.

Per questo popolo il corvo era l’animale dello sciamano che appariva in sogno per scuotere gli animi e cambiare una realtá bloccata.

Il corvo ampliava la proprio coscienza ed era in contatto con il grande Spirito, possedeva la conoscenza del mondo e dell’umanità. Era il simbolo della trasformazione e della metamorfosi.

Significati inconsci del corvo

Il corvo è il portavoce dell’inconscio, è simbolo del difficile mutare della vita, di un cambiamento inteso che ci troviamo a vivere o della paura di affrontare un avvenimento difficile.

La sua presenza è intesa sia come una manifestazione dell’inconscio che fa emergere contenuti ed eventi rimossi che ora ci troviamo a guardare negli occhi, sia come un messaggio importante inconscio che vuol essere ascoltato e compreso.

Jung interpretava il corvo come il lato oscuro della psiche, che manifesta questioni della nostra vita che non siamo disposti ad affrontare.

L’arte della coracomanzia

La coracomanzia dal greco κόραξ corvo, era una pratica di divinazione degli etruschi facente parte della più estesa branca dell’ornitomanzia.

Questo tipo di divinazione avveviva per mezzo dei corvi osservandone i comportamenti, il gracchiare e il volo.

I greci avevano identificato 64 richiami differenti del corvo e ne studiarono i significati attraverso l’osservazione. Per la divinazione non ci si limitava ad ascoltare il gracchiare ma si osservava anche il posto, la frequenza del grido e l‘intensità. A questo si aggiungevano dettagli, ad esempio se l’animale volava a destra o a sinistra, con un volo alto o basso etc…

Non dobbiamo dimenticare che per molti popoli, come abbiamo visto, il legame tra il corvo e la predizione era proprio legato alla sua voce da cui scaturiva la profezia.

Conclusione

Inutile dire che il corvo non si è manifestato adesso per casualità.

I celti dedicarono a questo animale la luna piena che intercorreva tra gennaio e febbraio chiamata lunazione del ghiaccio o luna del corvo. Questo probabilmente perché nel mese di febbraio giungeva il corvo appartenente alla specie Corvus frugilegus che era un migratore e tornava in Europa in questo periodo. Pertanto, era facile sentirne il forte gracchiare nell’aria o osservarlo volare nel cielo

fonte :  https://www.feminasblog.com/il-simbolismo-del-corvo/

Bibliografia

Libri:

Andrew Ted, Segni e presagi del mondo animale, edizioni mediterranee, 2004
Cattabiani Alfredo, Volario. Simboli, miti e misteri degli esseri alati: uccelli, insetti e creature fantastiche, Oscar mondadori saggi, 200
Calzona Piero, Homo stupidens: Una disamina storico-antropologica sull’uomo e sulle religioni, Editore Meligrana, 2014
Niedner Heinrich, Mitología nórdica, Barcelona, Edicomunicación. 1997, pp. 5.3-55
Sax Boria, Corbeaux, Éditeurs Delancheaux et Niestlé, 2005
Taraglio Riccardo, Il vischio e la quercia, Edizioni Età dell’Acquario, 2001

web:

Langin Katie , Corvi, intelligenti più dei bambini, nationalgeographic.it, web
Lombardo Alberto, il simbolismo del corvo, Centro Studi la Runa; tratto da La Padania del 25 giugno 2000.web.

Sono uccelli monogami e onnivori ,si nutrono di verdure e piccoli animali invertebrati. I corvi sarebbero apparsi in Asia. Tuttavia, al giorno d'oggi, abitano praticamente tutte le regioni temperate del pianeta.

Inoltre, il Corvo ha vari significati. Svolge un ruolo importante in molte culture e religioni diverse.

Il significato del corvo varia a seconda della cultura o della religione. Per alcuni, questo uccello è il segno di un cattivo presagio. Simboleggia sfortuna, presagi malvagi, morte e solitudine.

D'altra parte, il corvo può avere un significato positivo in alcune culture. L'uccello significa guarigione, saggezza, fertilità, astuzia e speranza.

Il corvo può anche essere legato alla magia, alla stregoneria, ai processi di metamorfosi e al profano

Spiritualmente, il Corvo è un animale associato alla magia e ai misteri della vita. È considerato un uccello potente e duale - perché può significare sia cose buone che negative.

Il corvo spiritualmente può, ad esempio, rappresentare un animale che incoraggia le azioni e dà coraggio alle persone. Puo' ancora essere un messaggero di fortuna.

D'altra parte, l'animale può essere visto, spiritualmente, come un simbolo che rappresenta barare e ingannare.

Tuttavia, quando il corvo sceglie qualcuno da guidare, aiuta molto quella persona.

Attraverso la protezione dell'uccello, sviluppa il potere della visione, della trasformazione e della connessione con la magia della vita.

Così, spiritualmente, il corvo può significare :

I misteri della vita

I misteri della creazione

Il destino

Il potere dell'alchimia

La Trasformazione personale

L'intelligenza

le Prospettive

Il coraggio

L' Audacia

Senza paura

Capacità di adattamento a situazioni diverse

Flessibilità

Azioni di imbroglio

Malizia

Potenza di manipolazione

Per la Mitologia Greca   l'uccello è considerato un animale consacrato per il Dio Apollo - Dio della luce solare. Per i greci avevano l'importante funzione di messaggeri degli dei, anche con poteri profetici.

Così, nella mitologia greca, era un animale con un aspetto positivo, che si riferiva alla luce. L'uccello aveva ancora il potere di impedire che la sfortuna si materializzasse.

La figura del corvo appare, ad esempio, nel manoscritto di Maia "Popol Vuh". L'uccello simboleggia, in queste scritture, il messaggero del Dio del tuono e del fulmine.

Per la mitologia greca, rappresentavano un uccello bianco. Il Dio Apollo attribuisce all'uccello la missione di vegliare e custodire la sua amante. Il corvo, tuttavia, trascurò la sua missione e l'amante di Apollo lo tradì. Come punizione per l'uccello, Apollo ha trasformato il corvo bianco in un animale nero.

QUALI ERANO I CORVI DI ODINO?

I corvi di Odino fanno parte della cultura nordica. Erano loro: Hugin e Munin. Ogni notte i corvi sedevano accanto al trono di re Odino. I due uccelli raccontano di tutto quello che è successo nel regno, quindi erano veri messaggeri di Odino.

I due corvi avevano caratteristiche diverse ma complementari. Secondo la leggenda nordica, Hugin rappresentava il pensiero, il ragionamento logico. Munin simboleggia gia' la memoria.

Con questo, la leggenda vuole dimostrare che l'essere umano ha capacità limitate - poiché Odino aveva bisogno di due corvi per sapere cosa stava accadendo nel suo regno

I corvi di Odino, Hugin e Munin, volavano  semplici per il mondo intero e per tutto ciò che vedevano. Durante i viaggi, hanno cercato di osservare tutto quello che è successo, anche i più piccoli dettagli dei fatti. Ciò era estremamente necessario, in modo che tutte le informazioni potessero essere trasmesse a Odino.

Vale la pena di ricordare che, nella leggenda nordica, Odino era in anticipo. Così, i suoi due corvi, Hugin e Munin, hanno superato  questa limitazione.

SIGNIFICATO DEL CORVO NELLA BIBBIA

I corvi a volte appaiono nei passaggi della Sacra Bibbia. Per esempio, nel Genesi l'uccello è menzionato per la prima volta.

I corvi sono anche menzionati quando le scritture indicano che questi uccelli erano quelli che portavano il cibo al profeta Elia. Dio avvertirà prima il profeta che gli uccelli saranno responsabili del loro sostentamento.

Se Elia non fosse stato consapevole di questo fatto, avrebbe potuto facilmente diventare terrorizzato quando ha visto gli uccelli, che avevano aspetti di esseri malvagi. Ma, al contrario, sono loro a garantire il proprio cibo.

Il passo che Dio comanda per assicurare il sostentamento e l'alimentazione di Elia si può vedere in: "Ho comandato ai corvi di nutrirvi" (Igs. 17:4b).

Un'altra parte della Bibbia si riferisce anche ai corvi, poiché sarebbero stati gli uccelli che attaccavano gli occhi di animali malati e piccoli animali. Il corvo è citato anche nella Bibbia come mezzo per spiegare che la divina provvidenza in relazione a queste creature li ha fatti vivere come animali solitari, in luoghi dove c'era poco cibo a disposizione. D'altra parte, i corvi hanno sempre avuto un modo per garantirsi il loro cibo

fonte :  https://simbolismo.net/corvo/

In Giappone è un simbolo solare che è il messaggero degli dei;
In Persia erano consacrati al dio della luce e del sole;
In alchimia simboleggia il nigredo o stato iniziale;
Per i romani, l'urlo del corvo simboleggiava la speranza (crás - crás = Domani - Domani);

Nel cristianesimo simboleggia la solitudine, l'apostata e l'interesse